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Tumore al seno: scoperta una nuova forma ereditaria grazie al Dott Giovanni Corso ed al suo team dell’ Istituto Europeo di Oncologia (IEO).

NEWS-MEDICHE-Scoperta una nuova forma ereditaria grazie al Dott Giovanni Corso

La ricerca, guidata da Giovanni Corso, chirurgo specializzato in senologia presso l’Istituto Europeo di Oncologia e ricercatore all’Università Statale di Milano, è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista JAMA Network Open.

Il lavoro del Dott Corso svela l’esistenza di una sindrome denominata “carcinoma mammario lobulare ereditario”, caratterizzata proprio dalle mutazioni del gene CDH1. una rara sindrome ereditaria del tumore al seno.

Questo gene è noto per la sua implicazione nel carcinoma gastrico ereditario, ma ora è stato collegato anche a una rara variante del tumore lobulare del seno, che colpisce prevalentemente donne giovani, di età inferiore ai 45 anni alla diagnosi. È particolarmente frequente tra chi ha una storia familiare di cancro al seno o chi è stato diagnosticato con un tumore mammario bilaterale.
La rilevanza di questa scoperta è significativa, poiché apre la strada a nuove possibilità di screening genetico, fondamentali per identificare le donne a rischio di sviluppare questa specifica forma di tumore al seno. Implementare test genetici mirati diventa quindi un passo cruciale per la prevenzione e la gestione personalizzata del cancro al seno, potenziando le strategie di intervento precoce e mirato.

La scoperta non solo aggiunge un tassello importante alla comprensione delle basi genetiche dei tumori al seno, ma stabilisce anche un collegamento diretto tra la predisposizione genetica individuale e le forme specifiche di cancro, sottolineando l’importanza di un approccio personalizzato nella lotta contro questa malattia.

 

Queste le parole del Dott Corso:

Correva l’anno 2014, quando muto e solingo avevo intuito una nuova possibile variante ereditaria, grazie ai miei studi pazienti e silenziosi. Così, nel 2016 vinsi un progetto di 450mila Euro come “principal investigator” finanziato dal Ministero della Salute.
Oggi nel 2024, dopo 10 anni (perché questi sono i tempi della ricerca) abbiamo posto un altro tassello per la diagnosi precoce, grazie ai test genetici, grazie al nostro lavoro di pazienza e di collaborazione.
Noi che facciamo anche ricerca non dormiamo la notte, viviamo per capire le cause dei tumori e trovarne le cure.

 

Nell’era dell’informazione globale, la capacità di rimanere aggiornati sulle ultime scoperte e tendenze è più essenziale che mai.
Questa scoperta ha un impatto a livello mondiale: qui di seguito solo una parte delle testate giornalistiche nazionali e internazionali che ne hanno parlato:

ANSA.IT
SKY TG 24
IL MESSAGGERO
LA REPUBBLICA
LA STAMPA
SECOLO D’ITALIA
IL GIORNO
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THEVERMILION
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