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L’Attività fisica

Attività fisica.
L

‘attività fisica è ritenuta uno dei pilastri della prevenzione di molte malattie cronico degenerative, tra cui i tumori.

 

Mentre in passato si individuavano soprattutto, nello stile di vita, l’astensione dal fumo e la sana alimentazione, crescenti evidenze fanno vedere quanto l’attività fisica, lo sport, il movimento siano in grado non solo di prevenire i tumori ma anche di ritardare le recidive in caso di malattia in corso.

 

All’inizio si trattava di un’evidenza empirica, ma molti studi anche quantitativi sono stati condotti. Le pubblicazioni più approfondite sono in campo cardiovascolare, dove si è visto che l’attività fisica può prevenire scompenso cardiaco e altre condizioni, e che può costituire anche un intervento curativo.

Per l’attività fisica come misura di benessere e prevenzione esistono già linee guida americane e il ministero della salute italiano ha provveduto ad adottare, con Accordo Stato-Regioni, il documento recante le “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce d’età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie”, redatto dal Tavolo di lavoro per la promozione dell’attività fisica e la tutela della salute nelle attività sportive.

 

Si valutava inizialmente che fosse necessaria in campo oncologico un’attività intensa cosiddetta brisk e frequente, si è visto invece recentemente che basta relativamente poco, per esempio una camminata di 4.000 passi, o 15 minuti di attività fisica quotidiana per allungare la vita e prevenire le malattie.

 

La ricerca in questo campo è assolutamente auspicabile anche per definire dei parametri molecolari e dei dati epidemiologici che ci consentano di quantificare quanta attività fisica sia necessaria in modo da poterla prescrivere anche in oncologia come si attua di fatto in campo cardiovascolare.

 

L’attività fisica, come un farmaco, può essere usata anche “in combinazione” sia con la terapia, che con un regime alimentare concordato col nutrizionista.

 

Adriana Albini