Quando HPV diventa persistente

Sebbene la maggior parte delle infezioni da HPV si risolvano spontaneamente entro 1 o 2 anni, l’infezione persistente da HPV può causare displasie cervicali (CIN) e il carcinoma della cervice uterina.

Inoltre, la persistenza dell’HPV, così come la carica virale, sono considerati due dei principali fattori di rischio che influiscono sul rischio di recidiva della displasia cervicale dopo conizzazione.

Tuttavia, ad oggi non abbiamo dati che correlino la persistenza dell’infezione virale con il rischio di recidiva.

Per questo motivo, in collaborazione con la Società Italiana di Colposcopia e Patologia Cervico-Vaginale (SICPCV), siamo andati a studiare gli effetti della persistenza dell’infezione da HPV nel tempo in donne già sottoposte a conizzazione per displasia cervicale.

Analizzando un grande database di donne sottoposte a conizzazione per displasia cervicale moderata e severa (CIN2 e CIN3), sono stati selezionati i casi con HPV persistente (per almeno 6 mesi).

I dati del nostro studio suggeriscono che i genotipi di HPV ad alto rischio (in particolare HPV16 e HPV18) hanno un maggior rischio di persistenza rispetto a tipi di HPV a basso rischio.

Abbiamo osservato che le pazienti con persistenza dell’HPV a 12 mesi avevano un aumento del tasso di recidiva rispetto alle pazienti con persistenza dell’HPV a 6 mesi; tuttavia, una persistenza prolungata (più di 12 mesi) non aumenta il rischio di sviluppare recidive.

Nel complesso le pazienti con persistenza dell’HPV per 6 mesi hanno manifestato un rischio di recidiva di circa 7.5%, mentre la persistenza a 12 mesi correlava con un rischio di sviluppare la recidiva stimato essere del 13.1%.

Il rischio di sviluppare recidiva rimane quasi stabile nelle pazienti con persistenza dell’HPV superiore a 12 mesi.

Questi dati forniscono elementi importanti per pianificare piani di controllo dedicati nelle pazienti affette da lesioni cervicali legate all’HPV.